I brasadè sono delle ciambelle tradizionali dell'Oltrepò Pavese, un dolce che ha radici profonde nella cultura locale. La loro particolare cottura, che prevede prima la bollitura in acqua e poi la cottura al forno, è studiata per garantire che il dolce possa mantenersi fresco e gustoso a lungo. Questa caratteristica li rende ideali per essere conservati e consumati anche nei giorni successivi alla preparazione.
Un tempo, i brasadè erano spesso utilizzati come regali dalla gente di modeste condizioni economiche per i cresimandi, simbolo di augurio e di buon auspicio per i giovani che ricevevano questo sacramento. Inoltre, venivano anche indossati dalle bambine, che li appendevano al collo come delle vere e proprie collane. Il loro significato va oltre il semplice dolce: i brasadè erano preparati in occasioni speciali, per festeggiare momenti significativi, come nascite, matrimoni e altre celebrazioni, motivo per cui sono conosciuti anche con il nome di “dolci delle folle”.
La tradizione vuole che questi dolci vengano ancora oggi venduti legati tra loro su un filo di cotone, in un particolare ordine: cinque brasadè vengono infilati con la parte piatta rivolta verso lo stesso lato, mentre gli altri cinque sono disposti con la parte piatta rivolta nell'altro verso. L’undicesimo, infine, serve a legare e chiudere il filo, formando così una collana di brasadè.